domenica 6 dicembre 2009

FUORI DAI CABBASISI, PALLONARO!

Non credo a quelli che danno a questo evento un valore di "nuovo inizio": se non succede altro, se non emerge qualcosa di nuovo a sinistra, o Fini non trae le conseguenze del suo agire politico recente, o le dichiarazioni di Spatuzza non trovano riscontri, eccetera, questa piazza piena sarà un'altra delle tante riunioni consolatorie del popolo che non ne può più. Gli altri, quelli che ancora pensano sia una buona idea affidare il proprio futuro a un intrallazzista, perchè pensano che meglio uno che tanti specie se è così bravo negli intrallazzi da far cadere qualche mollica dal desco, o peggio quelli che credono ancora alla sue favole, in piazza non ci vanno. Certo, se la confrontiamo al silenzio sociale di questi ultimi anni, è un miracolo, specie se si pensa che è davvero partita da Facebook e davvero sono riusciti a non farsi mettere il cappello sopra da nessun politicante. Ma se confrontiamo il milione (se non erano un milione poco ci mancava, ero lì e c'era piazza San Giovanni piena e gli inizi del viale di fronte e di via Emanuele Filiberto pure) di ieri con la folla oceanica, tra i due e tre milioni, a incoronare Cofferati qualche anno or sono, non c'è da essere allegri, anche vista la fine che hanno fatto fare e poi si è dato Cofferati stesso.
Niente politici, dicevo. Tra le presenze sul palco, segnalo l'intervento del premio nobel per la letteratura Josè Saramago, in difficoltà ormai a pubblicare in Italia (capito, Saviano?), e soprattutto quello bellissimo di Salvatore Borsellino, di cui riporto il video pubblicato da Micromega assieme ad altri. E allora ci affidiamo al gergo di Camilleri, un altro siciliano che dà onore alla sua terra, davvero non come certi uomini "d'onore" citati anche in questi giorni come eroi con motivazioni che si traducono in una parola sola, omertà, per dare il benservito al più grande cazzaro abbia mai calcato la scena politica di un paese sedicente democratico.
E poi venga pure un governo di centrodestra: non smetterò mai di ricordarlo, il giudice "comunista" Paolo Borsellino, la cui ultima apparizione in video è un atto d'accusa a Berlusconi ben più pesante delle parole di qualsiasi pentito, era notoriamente missino. Pare stia cominciando a ricordarselo pure Fini...

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