mercoledì 21 luglio 2010

VOGLIO DARE I NUMERI

Tre giorni di lontananza forzata dal posting, per lasciare in cima la meritevolissima e fortunatissima iniziativa di Strill Tabularasa, ed ecco che l'astinenza già mi induce a dare i numeri:
  • metà della ricchezza del Paese è in mano al 10% degli italiani, lo dice l'indice Gini secondo uno studio bocconiano, e provateci ancora a convincerci, dopo anni di recessione, che il capitalismo lasciato a se stesso spinge allo sviluppo di tutti;
  • un meridionale su tre è "a rischio povertà", secondo lo Svimez, cioè non ha i soldi per il medico gli abiti le bollette e il cibo, ed il PIL del meridione d'Italia è oramai tornato al valore di quello di dieci anni fa (qui il rapporto completo);
  • a proposito di PIL, che si debba abbandonare per sempre questo parametro cominciano a dirlo anche economisti al di fuori del "club della decrescita", al cui interno si delinea sempre di più una divisione tra chi propugna un semplice ma irrealizzabile ritorno a una società precapitalista e chi invece coglie nella decrescita possibilità di sviluppo "altro" e di aumento complessivo della felicità: leggere molto attentamente prego questo lungo ma lucidissimo pezzo dei "soliti" Badiale e Bontempelli, merita la fatica, anche perchè la decrescita NON è negoziabile, avverrà comunque, e anticipandola con una strategia si potrà coglierne le opportunità, altrimenti si presenterà come problema con i soli aspetti negativi, facendoci davvero precipitare in una società in cui il clan (la "famiglia allargata") sarà l'unica protezione sociale con tutto ciò che comporta nel bene e nel male (in termini di azzeramento delle libertà individuali come le conosciamo);
  • sullo stesso argomento, un po' di numeri li da pure Carlo Bertani, ad esempio su cosa comporta l'utilizzo sempre più maggiore nel mondo di modelli di dieta incompatibili col pianeta come quella a base di carne: quindici volte più pesante, in media, per l'ecosistema - e su cosa comporterebbe al contrario in termini di risparmio virare massicciamente verso le energie alternative ai combustibili fossili (petrolio, carbone e, si, uranio);
  • stiamo lasciando alle prossime generazioni un'eredità terribile, insomma, e i segni già si vedono tutti: solo nel 2009, secondo il CNEL, l'occupazione giovanile si è ridotta dell'11%, mentre oramai solo il 6% dei neolaureati ottiene un contratto a tempo indeterminato al suo ingresso nel mondo del lavoro (la tabella di dettaglio è davvero sconsolante - i dati sono del GIDP, l'associazione dei responsabili delle risorse umane, non del PCUS);
  • cambiando discorso, ecco le statistiche ufficiali ponderate della criminalità, sempre fonte CNEL, che dimostrano ad esempio che i romeni sono molto più onesti non solo paragonati agli altri extracomunitari (si, lo so che la Romania è nella UE: ma facciamo un sondaggio per vedere quanti lo sanno?), ma anche rispetto agli italiani;
  • e allora chiudo con questi agghiaccianti numeri riportati da Bellassai di Maschile plurale: in 20 giorni a cavallo tra giugno e luglio 11 donne sono state assassinate dal compagno o dall'ex; non è la prima volta che tratto questo argomento, i dati più o meno sono sempre così gravi, e dimostrano che il posto più pericoloso per una donna oggi è la propria famiglia fatta o in fieri, ma è on-line un appello (il banner qui a fianco), e questo blog aderisce.

Nessun commento:

In evidenza

DEFICIENZA, NATURALE

Dell'argomento AI ne abbiamo già parlato come di uno di quei pericoli gravissimi verso i quali sarebbe opportuno porre argini non appen...

I più cliccati dell'anno