Questo non è un blog quotidiano, e nemmeno un blog troppo seguito. Ma anche se nessuno sentirà la sua mancanza, domani non si sentirà la sua voce: aderisco allo sciopero organizzato da Diritto alla rete contro il Ddl Alfano e poi vado alla manifestazione delle 19 a Piazza Navona.
Non che speri molto nella riuscita dell'iniziativa: ci sentiamo tanti, ma siamo enormemente minoritari nella civiltà della televisione, quelli che fanno circolare o semplicemente seguono la controinformazione. Se però un giorno l'Italia dovesse tornare ad essere, o forse diventare, un Paese democratico, forse il popolo della rete, quelli che non si accontentano dell'informazione ottriata dal sovrano, passerà alla Storia per aver tenuto duro, novella Resistenza a una tragedia come il fascismo che come spesso accade si è ripresentata in farsa.
Alcuni di noi tentano di sfruttare il social networking per fare circolare la propria voce. Ma Facebook è un contesto stracarico di quello che in comunicazione si chiama rumore: arrivano cento richieste di adesione a gruppi inutili e spesso idioti per una che ha davvero un senso, cosicchè il tuo gruppo se ha un senso rischia di essere trattato come gli altri 99. Internet è un media freddo, richiede partecipazione attiva, ma strumenti come Facebook sono così semplici da usare che attirano utenti abituare ad usare media caldi come la tv, e quindi usano male questo strumento e in particolare la sua viralità, cioè la capacità di moltiplicazione intrinseca dei messaggi.
Intanto uno che invece Internet la sa usare eccome ha appena giocato il jolly: Grillo si è candidato alle primarie del PD. Ho spesso preso le distanze dal suo modo di fare politica, ma quasi tutti i difetti del suo agire dovranno essere dismessi dal comico genovese se davvero riesce a percorrere questa strada, restando intatti i pregi. Ragion per cui, se glielo lasciano fare (ma tenteranno di tutto per non farlo candidare, i maggiorenti dell'apparato hanno tutto da perdere da una sua segreteria sia se riesce a distruggere il partito sia se riesce a miracolarlo), io, per quello che vale, pur essendo stato un duro oppositore di questo progetto da ben prima che si dimostrasse come avevo previsto fallimentare, mi iscriverò al Partito Democratico e voterò Grillo alle primarie. Giuro.
lunedì 13 luglio 2009
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