La visione toglieva il sonno, perchè col minutaggio aumentava la rabbia e quindi l'adrenalina in circolo. Particolarmente inquietante è stato rivedere, tra l'altro, le manifestazioni di piazza delle donne e ragazze degli anni 70 a sostenere le loro battaglie di civiltà dita a triangolo sulla testa spesso caricate dalla polizia, la testimonianza della sopravvissuta al massacro del Circeo Donatella Colasanti e i filmati del processo, la faccia ancora magra di Cicciobello Rutelli giovane militante radicale (si lo so, non ci si crede...) al fianco di monumenti come Emma Bonino ma ancora di più Adele Faccio e Adelaide Aglietta. Perchè alle ragazzette che oggi riempiono le loro bacheche di Facebook di distillati di ovvietà come (ci vado adesso, in tempo reale) "quelle che adorano i vestitini", "niente nella vità è impossibile", "guardati dai falsi amici", "è inutile che mi squadri, non sei mejo te" (mi fermo qui perchè se leggo quelle sull'amore vomito) bisognerebbe ripetere ogni giorno:
- che se sono libere di andare in giro con le mutande che escono dai jeans a vita bassa è merito di quelle brutte zecche che andavano in piazza a prendersi gli improperi dei benpensanti quando non le botte;
- che fino al 1996 (!) la violenza sessuale era reato contro la morale e non contro la persona, e per un Izzo che prendeva l'ergastolo c'erano 100 che la facevano franca perchè poveretti lo avevano fatto in quanto "provocati", molti dei quali nemmeno venivano denunciati per non sottoporsi al massacro mediatico e sociale di un sistema culturale secondo cui la violentata era una "zoccola";
- che anche oggi avete centinaia di volte più probabilità di essere violentate dal fidanzato/padre/marito/ex che da un romeno per strada, checchè ne dica l'informazione di regime, e che anche oggi se vi dovesse capitare questa disavventura sarete tentate di non denunciare il vostro aggressore per evitare il linciaccio sociale e mediatico che vi attenderebbe;
- che se vostro marito non può più uccidervi e farla franca se gli avete "leso l'onore", se potete divorziare, se potete affrontare da sole con la vostra coscienza il dramma di un'eventuale interruzione di gravidanza ed eventualmente subirla in ospedale e non in condizioni sanitarie terribili, lo dovete ancora a quelle persone che hanno lottato per questo, resistendo agli attacchi a gamba tesa della chiesa e di tutte quelle altre istituzioni che vi vogliono non padrone del vostro destino;
- che la legge 194 non è, come dicono i suoi irresponsabili detrattori, una legge "per" l'aborto, ma di fatto una legge "contro" l'aborto, perchè nella misura in cui è stata applicata ha ridotto drasticamente il numero delle interruzioni di gravidanza e laddove fosse applicata del tutto quasi le azzererebbe (criticità emergono infatti ancora per insufficienza dei consultori, eccesso di obiezioni di coscienza, al Sud e presso le povere immigrate).
Negli anni 70 le donne si sono riprese la loro vita, voi salendo sulle loro spalle potreste prendervi il mondo. E sarebbe un mondo migliore, magari senza guerre. Invece aderendo a un modello culturale maschilista come quello messo su da Papi, anche quelle di voi che riescono a raggiungere posizioni di potere si comportano o come gli uomini o peggio come loro schiave.
2 commenti:
Bravo cugino! Condivido ogni parola che hai scritto.
Semplicemente: grazie.
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