martedì 29 luglio 2008

E' ROBA DI OGNI GIORNO

Appena postato sul caso Riccò al Tour de France, arriva la notizia della squalifica della giovane ciclista di Lariano e campionessa del mondo in carica Marta Bastianelli. La ragazza è stata trovata positiva alla fenfluramina, prodotto non ammesso che però sarebbe contenuto in un prodotto dietetico assunto da una tipa peraltro già magrissima (e - dicono - ossessionata dalla cosa come tante sue coetanee). Il controllo era avvenuto ai recenti campionati europei under 23, in cui era arrivata terza.
Rileggendo il post di ieri alla luce di questa notizia, verrebbe da riscriverlo pari pari.
Ma il caso ci ricorda un altro ben più illustre, di un tipo non solo campione del mondo, ma considerato quasi unanimemente il più grande calciatore di tutti i tempi, almeno da chi non ha visto Pelè e altri precedenti. Diego Armando Maradona, per chi non lo ricordasse, il suo canto del cigno lo visse ai Mondiali del 1994, siglando uno splendido goal nella partita vinta dall'Argentina sulla Grecia per 4 a zero, quello restato negli occhi di tutti per una esultanza incontenibile in faccia alla telecamera (mi spiace ma non ho trovato un fermo immagine migliore). Subito dopo, venne squalificato ed escluso dai campionati perchè positivo ad efedrina, una sostanza contenuta in molti farmaci per il raffreddore e in qualche energy drink.
I benpensanti lo crocifissero, e la sua parabola personale da quel momento in poi (ma per la verità anche prima) diede in parte loro ragione: il ragazzo è un esempio negativo da manuale, di come si può ricevere un dono esclusivo ed essere lo stesso infelice. Ma (giuro: non mi piace il calcio, non tifo Napoli, e Maradona mi è personalmente antipatico in quanto evasore fiscale incapace di selezionarsi gli amici) è riuscito ad essere il più grande calciatore perlomeno della sua epoca nonostante giocasse spesso sovrappeso, imbottito di farmaci, drogato di roba che non facilitava certo le sue prestazioni, e senza aver bisogno di nessuna efedrina per dimostrarlo.
La sua parabola è allo stesso tempo lo spot migliore contro il doping, e l'atto di accusa migliore contro l'antidoping. Speriamo che la Bastianelli possa dimostrare la sua buona fede ed essere alle olimpiadi, che però guarderemo comunque con l'occhio sghembo di chi non si fida di nessuno. Pizzicati o meno. Bisogna cambiare radicalmente sistema, l'abbiamo già detto.

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