Tra le nefandezze dell'ormai famigerato decreto 112, una di cui si parla poco è una serie di tagli all'università e alla ricerca che costituisce la classica goccia che fa traboccare il vaso di una situazione già drammatica di suo. Di traverso, si intravede una privatizzazione strisciante delle università, mediante la possibilità di trasformarsi in fondazioni che per quelle senza ossigeno risulta quasi un obbligo.
Quella delle privatizzazioni è una faccenda turpe, sposata troppo spesso anche dal cosiddetto centrosinistra, su cui bisognerà tornare.
Ma oggi bisogna firmare una petizione al Presidente del Consiglio e ai due Ministri responsabili, perchè rivedano almeno in parte l'impostazione delle norme suddette. Non servirà a nulla, neanche ad averla a posto, la coscienza, ma questa starebbe peggio se non lo facessimo.
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