mercoledì 23 luglio 2008

LA TRISTE PARABOLA DEL SINDACO DI BOLOGNA

La notizia è così squallida che mi limito al link, da repubblica.it; il titolo è: Piercing vietato nelle parti intime l'ultima crociata di Cofferati.
Sarà stato per tenere conto degli umori di una città che prima di lui aveva eletto per la prima volta nella sua storia un sindaco di destra, l'ex capintesta della CGIL ha in numerose occasioni prima di questa superato a destra il suo predecessore Guazzaloca.
Chissà se avrebbe avuto questa deriva se fosse stato incoronato leader del centrosinistra quando nel 2002, ad un anno dall'inizio del secondo mandato berlusconiano, raccolse tre milioni (ho detto 3.000.000! - la foto non rende l'idea, ad esserci era letteralmente impressionante) di persone a Roma, riempiendo il Circo Massimo e tutte le vie prospicenti, fino alle terme di Caracalla da un lato e oltre il Colosseo dall'altro.
Ovviamente, per non tradire la propria vocazione a perdere, il centrosinistra gli preferì leader di ben altra statura come Fassino, patetico in questi giorni nel reagire alle rivelazioni di Tavaroli usando le stesse parole di un Berlusconi ma svariati toni sotto, o Uolli Veltroni, capace in soli quattro mesi di resuscitare il Cavaliere, far cadere il governo Prodi, perdere le elezioni e far sparire la sinistra dal Parlamento. Ma almeno, o almeno per ora, tra le imprese veltroniane (peraltro prevedibili, come dimostra questo pezzo di Gino Nobili su Contrappunti) non risulta in programma spiare le pudende dei cittadini per vedere se ci hanno messo l'anellino e, nel caso, togliergli l'assistenza sanitaria.

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