La notizia, se vogliamo anche abbastanza "buffa", è il tentato suicidio di un centotreenne, che dal tuffo in Arno non ha ricavato forse nemmeno un raffreddore.Tra le altre cose del proprio programma che non è stato capace di fare lo scorso governo c'è una moderna legge sul testamento biologico, se proprio culturalmente non siamo pronti per affrontare il concetto di eutanasia (per approfondire, liberauscita.it).
Ma forse se anche l'avesse fatta, l'attuale monolitica maggioranza avrebbe trovato il tempo e il modo, tra una legge ad personam e l'altra, di abrogarla. Esiste infatti su questo Paese, e a maggior ragione su questo governo, una pregiudiziale cattolica sempre più pesante e oppressiva.
Intendiamoci, niente contro i principi enunciati dai testi sacri e le impostazioni dottrinali di qualsiasi chiesa: chi vuole, deve essere libero di seguire qualsiasi precetto che non sia contrario all'ordinamento legislativo. Ma quest'ultimo, anche per garantire la libertà religiosa di tutti, e anche di chi liberamente ha deciso - o ha capito - di non credere, non deve essere ispirato a nessun principio di nessuna religione.
Così se è giusto "non uccidere", è altrettanto giusto che ciascuno di noi possa liberamente decidere cosa è "vita" e cosa no, per se stesso. Paletti? se vogliamo metterne parliamone, ma che non siano dettati da un anziano teologo tedesco e ispirati a a un concetto di vita deciso da lui. Concetto peraltro molto confuso e contraddittorio: in nome della sacralità della vita si pretenderebbe di costringere un corpo inerte a continuare a "vivere" grazie solo a un supporto tecnologico, mentre iniziare a vivere grazie alla tecnologia è peccato e quindi la fecondazione assistita è tabu. Interrompere l'alimentazione forzata (che dura da 15 anni) ad Eluana è omicidio, mentre Giovanni Paolo II ha potuto decidere di rinunciare alle ultime inutili cure e tornare dal Gemelli a morire al Vaticano senza nocumento per la sua prossima santificazione. L'aborto è un delitto, e quindi si combatte una legge che di fatto ha ridotto in maniera drastica gli aborti solo perchè di principio li legalizzerebbe.
Ma se anche queste contraddizioni non ci fossero, se la posizione cattolica fosse perfettamente coerente e consequenziale, sarebbe lo stesso una posizione liberamente sceglibile da chiunque, e altrettanto liberamente rifiutabile, se le Leggi dello Stato non gli si uniformassero sempre più.
Libera chiesa in libero Stato: dobbiamo ancora rimpiangere Cavour...
2 commenti:
Sono d'accordo con il principio, ma sollevo alcuni problemi sul testamento biologico: 1. si può dire con ragionevole certezza che una persona attaccata ad una macchina in coma irreversibile confermerebbe la propria volontà di voler morire? 2. Si può pretendere da un medico, eticamente vincolato al giuramento di ippocrate, di non ostacolare o favorire la morte di una persona che ha manifestato di voler morire prima di entrare in coma? sono domande banali. Ma distinguono e qualificano il testamento biologico rispetto alle altre forme di eutanasia. Certo, la chiesa cattolica ha gioco facile nel rifiutare in toto qualsiasi apertura legislativa. D'altro canto, non si può neppure dire che il testamento biologico va accettato a ogni condizione. Che orientamento deve, dunque, prendere un pensatore laico?
Bisognerebbe riportare in vita colui che si uccide per arrestarlo per "riuscito suicidio" e condannarlo a Morte perché "ha commesso il fatto"...scherzi a parte...a mio avviso ciascuno di Noi deve e non dovrebbe essere lasciato libero di pianificare, in situazione di capacità di intendere e volere, cosa gli possa e gli debba capitare nel caso in cui la vita rimasta da vivere risulta accertata quale quella che lui non vorrebbe vivere.
Altrimenti é sarebbe come punire il suicidio....direi libero pensiero di liberi uomini in non libero stato e non liberante chiesa.
Marcello
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